È stato siglato un importante accordo tra la ASL di Rieti e la ASL di Viterbo per la diagnosi e la gestione delle malattie polmonari interstiziali, patologie rare e complesse che provocano infiammazione e progressiva cicatrizzazione del tessuto polmonare.
La collaborazione tra le due aziende sanitarie ha portato alla creazione di una rete interaziendale, coordinata dal dott. Vittorio Pietrangeli per la ASL di Rieti e dalla dott.ssa Rita Filippi per la ASL di Viterbo, con l’obiettivo di offrire ai cittadini viterbesi un accesso facilitato a percorsi diagnostici avanzati.
Per la prima volta l’Ospedale di Rieti è stato individuato come centro di riferimento per la diagnosi di queste patologie, riconoscimento reso possibile dall’eccellente lavoro svolto dal Gruppo Interdisciplinare per le Pneumopatie Interstiziali (GIPI) che riunisce pneumologi (diretti dalla dott.ssa D. Mancini), reumatologi (guidati dal dott. P. Scapato), radiologi (diretti dal prof. V. Cantisani e dal dott. S. Canitano), anatomopatologi (guidati dal dott. F. Liberati) e specialisti in pneumologia interventistica e malattie rare (referente dott. V. Pietrangeli).
Grazie a questo accordo, i pazienti della provincia di Viterbo con sospetto di pneumopatia interstiziale potranno essere presi in carico dal Gruppo Interdisciplinare per le Pneumopatie Interstiziali (GIPI) attivo presso l’Ospedale di Rieti, dove avranno accesso a tecnologie d’avanguardia della Pneumologia Interventistica e a competenze specialistiche di alto livello.
Fiore all’occhiello del centro è la Criobiopsiatransbronchiale, una tecnica innovativa eseguita in broncoscopia mediante una sonda che,raggiungendo bassissime temperature, consente il prelievo di campioni di tessuto polmonare di grandi dimensioni e privi di artefatti, con rischio di complicanze significativamente ridotto rispetto alla biopsia chirurgica.
L’ASL di Rieti è l’unico centro nel Lazio a eseguire routinariamente questa procedura per la diagnosi delle pneumopatie interstiziali. La Criobiopsia si rivela inoltre preziosa anche in ambito oncologico e, abbinata all’ecoendoscopia (EBUS), permette il prelievo mirato dei linfonodi mediastinici nel sospetto di linfomi o metastasi, evitando così interventi invasivi come la mediastinoscopia.
Grazie a un team altamente specializzato e all’utilizzo di tecnologie all’avanguardia, la Pneumologia dell’Ospedale di Rieti si conferma così un polo di riferimento non solo per il territorio reatino, ma anche per le province limitrofe. Con l’introduzione della EBUS associata acriobiopsietransmedistiniche e delle criobiopsie polmonari, l’Unità Operativa di Pneumologia rafforza il proprio impegno verso l’innovazione, garantendo diagnosi tempestive e cure di qualità. L’obiettivo è chiaro: offrire risposte rapide e concrete ai bisogni dei pazienti consolidando il ruolo dell’Ospedale di Rieti come punto di riferimento regionale in ambito pneumologico.