Sono le immagini del lockdown più duro dello scorso anno quelle che aprono il video della ASL di Rieti e ci ricordano tutto il senso di stupore e di sgomento che ci colsero. Il territorio in questo caso non è quello di una grande area metropolitana, come siamo abituati a vedere continuamente sui media, ma di una città laziale di poco meno di 50.000 abitanti. Poi ci sono immagini alle quali siamo ormai abituati, come i calzari degli operatori, le vestizioni accurate, le apparecchiature delle terapie intensive, la stanchezza dei volti, il drive in per i tamponi, le équipe delle USCA in movimento e molto altro. Tutte tenute insieme da un filo rosso, il riferimento costante al rapporto strettissimo del Servizio sanitario pubblico con la comunità.