Dallo scorso 1° luglio è operativo il Piano per tutelare dalle ondate di calore la popolazione più a rischio, rivolto alle persone dai 65 anni in su con l'obiettivo di garantire l'assistenza nelle giornate con le temperature più elevate.
La copertura assistenziale è assicurata dai medici di medicina generale che hanno aderito al piano di sorveglianza per affrontare l'emergenza caldo; ciascun soggetto a rischio è inserito nel programma attraverso una scheda personale. In sei città del Lazio sono attivi specifici sistemi di allarme con l'obiettivo di modulare gli interventi: Roma, Latina, Frosinone, Viterbo, Rieti e Civitavecchia.
I bollettini d'allarme sono pubblicati ogni giorno sul sito del Ministero della Salute a questo indirizzo www.salute.gov.it/caldo e sul sito del Dipartimento di epidemiologia del SSR - ASL Roma 1 - Lazio: www.deplazio.net e sulla APP Caldo e Salute disponibile per Android.
Il piano prevede una sorveglianza attiva sulla popolazione target, sulla base dei quattro diversi livelli di rischio definiti dal Dipartimento di Epidemiologia. I medici di medicina generale possono includere i pazienti per tutto il periodo in cui il programma è attivo, privilegiando i pazienti con punteggio più elevato (livello 3 e 4).
In base alle condizioni climatiche di rischio per la salute (livello 1, livello 2 e livello 3 del bollettino HHWWS), il Medico di Medicina Generale (MMG) potrà effettuare la sorveglianza del paziente tramite accesso domiciliare.
Questi i dieci consigli utili del Ministero della Salute per combattere il caldo:
- Durante un'ondata di calore, evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde della giornata (tra le 11.00 e le 18.00).
- La misura più semplice è la schermatura delle finestre esposte a sud e a sud-ovest con tende e oscuranti regolabili (persiane, veneziane) che blocchino il passaggio della luce, ma non quello dell’aria. Efficace è naturalmente l’impiego dell’aria condizionata, che tuttavia va usata con attenzione, evitando di regolare la temperatura a livelli troppo bassi rispetto alla temperatura esterna. Una temperatura tra 25-27°C con un basso tasso di umidità è sufficiente a garantire il benessere e non espone a bruschi sbalzi termici rispetto all’esterno. Da impiegare con cautela anche i ventilatori meccanici, che accelerano il movimento dell’aria, ma non abbassano la temperatura ambientale; per questo il corpo continua a sudare. È perciò importante continuare ad assumere grandi quantità di liquidi. Quando la temperatura interna supera i 32°C, l’uso del ventilatore è sconsigliato perché non è efficace per combattere gli effetti del caldo.
- Bere molta acqua e mangiare frutta fresca è una misura essenziale per contrastare gli effetti del caldo. Soprattutto per gli anziani è necessario bere anche se non si sente lo stimolo della sete. Esistono tuttavia particolari condizioni di salute (come l’epilessia, le malattie del cuore, del rene o del fegato) per le quali l’assunzione eccessiva di liquidi è controindicata. Se si è affetti da qualche malattia è necessario consultare il medico prima di aumentare l’ingestione di liquidi. È necessario consultare il medico anche se si sta seguendo una cura che limita l’assunzione di liquidi o ne favorisce l’eliminazione.
- Moderare l’assunzione di bevande contenenti caffeina, evitare bevande alcoliche.
- La digestione è per il nostro organismo un vero e proprio lavoro che aumenta la produzione di calore nel corpo.
- Vestire con indumenti di cotone, lino o fibre naturali (evitare le fibre sintetiche). All’aperto è utile indossare cappelli leggeri e di colore chiaro per proteggere la testa dal sole diretto. Proteggere anche gli occhi con occhiali da sole con filtri UV. Particolare attenzione ai bambini.
- Ricordarsi di ventilare l’abitacolo prima di iniziare un viaggio, anche se la vettura è dotata di un impianto di ventilazione. In questo caso, regolare la temperatura su valori di circa 5 gradi inferiori alla temperatura esterna evitando di orientare le bocchette della climatizzazione direttamente sui passeggeri. Se ci si deve mettere in viaggio, evitare le ore più calde della giornata (specie se l’auto non è climatizzata) e tenere sempre in macchia una scorta d’acqua. Non lasciare mai neonati, bambini o animali in macchina, neanche per brevi periodi.
- Nelle ore più calde della giornata. In ogni caso, se si fa attività fisica, bisogna bere molti liquidi. Per gli sportivi può essere necessario compensare la perdita di elettroliti con gli integratori.
- Offrire assistenza a persone a maggiore rischio (come gli anziani che vivono da soli, i lattanti etc.) e segnala ai servizi socio-sanitari eventuali situazioni che necessitano di un intervento. Negli anziani un campanello di allarme è la riduzione di alcune attività quotidiane (spostarsi in casa, vestirsi, mangiare, andare regolarmente in bagno, lavarsi) che può indicare un peggioramento dello stato di salute. Controlla la temperatura corporea dei lattanti e bambini piccoli, abbassandola con una doccia tiepida e quando possibile aprire il pannolino.
- Dare molta acqua fresca agli animali domestici e lasciarla in una zona ombreggiata.